Letteratura
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Scritto da Antonio Prete
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Martedì 14 Settembre 2010 15:16 |
[Siena, Lectio magistralis, 10 novembre 2009]

Dans le coeur elle demeure et elle est aussi loin que les Pléiades. Ibn Rûmî (nella trad. francese di Houria Abdelouaed e Adonis).
Je t’adore à l’égal de la voûte nocturne Baudelaire Les Fleurs du mal, XXV
Una ghirlanda di similitudini incorona la sposa fanciulla nel Cantico dei Cantici : per ogni parte del corpo lo sposo e il coro evocano figure di leggiadria animale, di mirabile architettura, di campestre fragranza. Ma nella sequenza dell’elogio è allo sposo che spetta il balzo verso paragoni celesti: Pulchra ut luna, electa ut sol. Bella come la luna, fulgida come il sole. Se lungo i secoli l’animatissima esegesi del Cantico dispiegherà via via la sostanza allegorica, la poesia accoglierà e protrarrà la vita delle immagini, di quelle immagini che a loro volta erano giunte al Cantico da fonti di poesia orientale.
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Realtà Virtuale
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Scritto da Lucio Tommaso De Paolis
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Lunedì 13 Settembre 2010 11:30 |
Sommario
La tecologia della Realtà Virtuale
La tecnologia della Realtà Aumentata
Applicazioni della Realtà Virtuale in Medicina e Chirurgia
Applicazioni della Realtà Applicata in Medicina e Chirurgia
Sistemi di visualizzazione ed interazione
Progetto ARPED
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1.03.01
Allegati:
File | Descrizione | Dimensione del File |
Presentazione PPT | L. T. De Paolis Lezione del 21-04-2010 La Medicina incontra la Realtà Virtuale | 16486 Kb |
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Realtà Virtuale
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Scritto da Lucio Tommaso De Paolis
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Lunedì 13 Settembre 2010 11:27 |
Sommario
La tecnologia della Realtà Virtuale
La tecnologia della Realtà Aumentata
Applicazione della Realtà Virtuale e della realtà Aumentata nei Beni Culturali
Il progetto MediaEvo
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1.03.01
Allegati:
File | Descrizione | Dimensione del File |
Presentazione PPT | L. T. De Paolis Lezione del 30-11-09 Ricostruzione virtuale di Otranto nel Medioevo | 17027 Kb |
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Sallentina
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Scritto da Luigi Scorrano
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Lunedì 06 Settembre 2010 18:19 |
[Lezione tenuta presso l'Università Popolare "Aldo Vallone" di Galatina, lunedì 14 dicembre 2009]
In un saggio del 1965, intitolato Correnti letterarie e studiosi di Dante in Puglia, così esordiva Aldo Vallone:
Ad apertura della sua conferenza Dante e la Puglia, tenuta nel Palazzo Comunale di Bari il 25 aprile 1900, pubblicata nello stesso anno nel «Giornale Dantesco», Nicola Zingarelli scriveva: «Manca un articolo Dante e la Puglia». Ne echeggiava la voce, nello stesso anno, Giuseppe Petraglione, annotando: «Nel Salento… gli studi danteschi non hanno mai prosperato». Né, oggi, la situazione è mutata, anche se ad intervalli irregolari altri scritti più generali non sono mancati sull’argomento. Ricordiamo, così per fare qualche nome, i saggi di Francesco Torraca su Il regno di Sicilia nelle opere di Dante, di Corrado Zacchetti su L’Italia meridionale nel pensiero di Dante, di Antonio Masciullo su Studiosi di Dante nel Salento, che, per diverse vie e con metodo diverso, presentano di scorcio o a prima fronte, nelle scarne citazioni o nei grandi silenzi un panorama piuttosto desolante degli studi danteschi in Puglia.
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Letteratura
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Scritto da Antonio Prete
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Venerdì 03 Settembre 2010 17:45 |
[Il giorno 27 dicembre 2008, nella sala “Celestino Contaldo” del Palazzo della Cultura “Zeffirino Rizzelli” a Galatina, su invito del 1° Circolo Didattico e dell’Università Popolare “Aldo Vallone” di Galatina, Antonio Prete ha presentato il suo Trattato della lontananza, Bollati Boringhieri 2008. Il testo che segue è stato raccolto da Gianluca Virgilio. Per il video, clicca qui]

La parola lontananza mi ha sempre colpito, insieme con altre parole della nostra lingua che hanno la terminazione in –anza: per esempio, ricordanza. Ho messo in rapporto lontananza con ricordanza, giacché molti anni fa me ne sono occupato a proposito di Leopardi. Mi sono accorto allora che la parola lontananza, come ricordanza, dice un movimento. Dire ricordanza è diverso che dire ricordo. Il ricordo è ciò che prende forma e si presenta quasi come solidificato, definito. I francesi dicono souvenir. Noi stessi diciamo “ti ho portato un souvenir”, cioè ho reso oggetto un ricordo. Ma ricordanza indica invece il ricordo nel suo movimento verso il farsi forma, presenza. Leopardi dà molto rilievo alla ricordanza e scrive un noto testi poetici Le ricordanze, dandone questa definizione nello Zibaldone: “Non la rappresentazione di una cosa, ma il riflesso, la ripetizione, la ripercussione di un’immagine antica”, cioè qualcosa che dall’antico torna nel presente.
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Critica letteraria
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Scritto da Luigi Scorrano
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Mercoledì 01 Settembre 2010 18:01 |
[Pubblicato ne “il Titano” Supplemento economico de “il Galatino” del 16 giugno 2009, pp. 19-20.]

Nel 1987, allo scopo di realizzare un omaggio ad Aldo Vallone, si scelsero due campi d’indagine sui quali dirigere l’attenzione di quanti venivano invitati a collaborare: Filologia e critica dantesca e Letteratura e storia meridionale. Si scelsero, proprio a sottolineare ed a riassumere i campi d’indagine ampiamente e profondamente esplorati da Aldo Vallone, due temi-guida della sua ricerca: “Dante” e la “civiltà meridionale”. Per tracciare un profilo di Aldo Vallone si tengano presenti proprio queste due direzioni, che non sono separate se non apparentemente dal momento che in esse c’è unità d’ispirazione e di metodo.
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