Civiltà Giuridica
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Sabato 27 Agosto 2011 19:17 |
Non si sa che fine farà il decreto legge di agosto 2011 (manovra finanziaria bis perché a luglio ce ne fu una prima che subito apparve insufficiente). Ne stanno in questi giorni discutendo, si dice, alle Camere; i giornali annunciano cambiamenti, modifiche, integrazioni: la faranno franca questi, la faranno franca quelli, salterà il mostricciattolo chiamatocontributo di solidarietà, si punterà sull’Iva e cioè su tutti? Insomma, il caos proprio di un Governo e di un Parlamento in decomposizione. Alla fine, chi ricorderà più, se si dà per possibile che qualcuno nel frattempo l’abbia letto e capito, che cosa diceva esattamente il decreto di agosto proposto dal Governo all’approvazione delle Camere? Ecco: siccome noi riteniamo che dal testo originario approvato dal Governo si deve tentare di capire se il Governo un pensiero e un’idea ce l’ha, e quale, o se invece un manipolo di contribuenti fantasma lo tiene in ostaggio e uno stuolo di aspiranti leaders postberlusconiani si sta proponendo come aggrinzita novità del prossimo autunno, pubblichiamo questo veloce tentativo di analisi di Nicola Magrone che guarda soprattutto alla Costituzione e agli ulteriori colpi di ariete che le vengono inflitti per farla cadere definitivamente. Questo preme soprattutto a Sudcritica e a Italia Giusta secondo la Costituzione. Il resto, in fondo, è una guerra tra bande la quale solo se la Costituzione riesce a farla franca può restare per quanto penosamente entro i limiti tollerabili di una politica da avventurieri e non sporgersi addirittura oltre. Speriamo.
Sudcritica
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