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Scritto da Beatrice Stasi
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Martedì 01 Maggio 2018 17:26 |
Siamo arrivati all'ultimo mese di attività del nostro Anno Accademico: ecco il programma dei nostri incontri, arricchito e concluso dalla consueta uscita culturale di fine anno, che spero replicherà il successo di partecipazione registrato l'anno scorso, con la visita a Matera. Il programma dettagliato, ancora in corso di definizione, sarà pubblicato prossimamente. Colgo l'occasione per augurare un Buon Primo Maggio a tutti gli utenti del sito.
UNIVERSITA' POPOLARE ALDO VALLONE GALATINA
Programma delle attività del mese di maggio 2018
Sabato 5 maggio, ore 21, Teatro Apollo – Fredy Franzutti e il Balletto del Sud presentano Serata romantica, con la partecipazione al piano del Maestro Francesco Libetta.
Lunedì 7 maggio, Sala Contaldo ore 18,30 – La canzone d'autore (da Guccini a Branduardi a De André), interpretata da Michele Bovino, accompagnato dal Gruppo Amistade (Francesco Bove - tastiere e fisarmonica; Gabriella Di Nola – violino; Luca Negri - chitarra basso)
Venerdì 11 maggio, Sala Contaldo ore 18,30 – Avv. Cosimo Cascione, La donazione
Lunedì 14 maggio, Sala Contaldo ore 18,30 – prof. Pantaleo Palmieri (Accademia dell’Arcadia), Michelangelo e Vittoria Colonna
Venerdì 18 maggio, Sala Contaldo ore 18,30 – dott. Stefano Rotundo, La prevenzione cardiovascolare tra stile di vita e controlli clinici
Giovedì 24 maggio, Sala Conferenze del Museo Civico (I piano) ore 17,00 – Assemblea dei soci
Venerdì 25 maggio Sala Conferenze del Museo Civico (I piano) ore 17,30 – dott.ssa Elisa Albano, Memory test
Lunedì 28 maggio, Sala Contaldo, ore 18,30 – Una lettura de I due Pinocchio di Maria Rita Bozzetti, a cura di Simone Giorgino e Beatrice Stasi.
Giovedì 31 maggio, Sala Contaldo ore 19,00 – Il Laboratorio Teatrale «Il Teatro ci prende e ci sorprende» presenta la commedia brillante Le bisbetiche indomabili, scritta e diretta da Michele Bovino.
Sabato 2 giugno, gita culturale di fine anno a Mesagne, Ostuni e Martina Franca – Visita della mostra L’altra metà del cielo, dedicata alle figure femminili nell’opera di Picasso. Segue programma. |
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Scritto da Beatrice Stasi
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Giovedì 05 Aprile 2018 09:43 |
Grazie al progetto di alternanza scuola-lavoro avviato con il Liceo Scientifico A. Vallone di Galatina, abbiamo ancora un'utile e documentata recensione prodotta dal giovane Lorenzo Tundo, presenza sempre partecipe e interessata alle nostre iniziative. Rinnovo un particolare ringraziamento a Rosa Anna Valletta, che sta seguendo Lorenzo in qualità di tutor.
SONDRA DALL'OCO, Le corrispondenti di Antonio Galateo
Lunedì 12 marzo la prof.ssa Sondra Dall’Oco, docente di filologia medioevale ed umanistica presso l’Università del Salento, ha presentato il suo lavoro di ricerca sulle “Corrispondenti di Antonio De Ferrariis “, detto il Galateo. La ricercatrice ha fornito interessanti informazioni sull’umanista e sul suo contesto storico con l’obiettivo di promuovere, in particolar modo nei giovani, una coscienza del passato ed una memoria culturale. Antonio De Ferrariis, nativo di Galatone, fu uno dei più importanti scrittori umanisti del Quattrocento. Fu filosofo, medico e segretario presso la corte degli Aragonesi. Conoscitore del latino e della cultura trecentesca (Dante, Petrarca, Boccaccio) ha percepito i nuovi fermenti intellettuali che si respiravano nelle corti locali (Orsini Del Balzo). Gli umanisti riscoprono l’individuo artefice del proprio destino, capace di rinnovarsi attraverso la continua ricerca di valori etici e civili. Essi sono destinatari di una rivoluzione culturale, pubblicano le proprie opere scritte in latino e le diffondono presso i più importanti centri di divulgazione del sapere (biblioteche, università). Il Galateo nella sua opera De Situ Iapygiae e nel suo ricco epistolario descrive una società ormai al tracollo per l’arrivo di popoli stranieri (Galli-Ispani), la caducità della vita, la corruzione morale e civile, le bellezze della terra salentina, la dignità dell’uomo. Nel suo ricco epistolario sono presenti due corrispondenti femminili, entrambe donne privilegiate, che vivendo in particolari contesti, erano sollecitate ad acquisire la conoscenza. All’epoca, ovviamente, però, non tutte le donne godevano di simili vantaggi, e anzi molte (o meglio la maggior parte) appartenevano ai ceti più umili ed erano confinate alla vita domestica ed all’uso “del fuso e del telaio”, metafora della vita quotidiana. Per loro era difficile ottenere strumenti di cultura e di potere. Maria di Portogallo, Battista Malatesta, Bona Sforza, Vittoria Colonna, Artemisia Gentileschi ed altre, sono esempi di donne che si sono staccate “dal fuso e dal telaio” ed hanno rivendicato una loro posizione sociale e pubblica, contro la prevedibile opposizione di molti uomini di potere. A Maria del Portogallo è dedicata la prima epistola, nella quale l’autore evidenzia la contrapposizione tra l’uomo che utilizza ogni forma di ipocrisia per arrivare al potere e la donna che grazie alla sua intelligenza, studio e purezza d’animo può raggiungere la perfezione. A Bona Sforza, regina di Polonia, figlia del duca Galeazzo e Isabella D’Aragona è dedicata la seconda lettera. In essa l’autore esalta il valore delle virtù della donna che consentono un beneficio per la società. Antonio De Ferrariis rimane un autore attuale per aver messo in luce un nuovo ruolo della donna e le sue virtù che, se integrate con quelle dell’uomo, creerebbero un’armonia necessaria per una convivenza basata sulla uguaglianza dei diritti. (LORENZO TUNDO) |
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Scritto da Beatrice Stasi
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Lunedì 26 Marzo 2018 14:30 |
Ecco finalmente la terza recensione scritta da Lorenzo Tundo, grazie al progetto di alternanza scuola-lavoro avviato con il Liceo Scientifico A. Vallone di Galatina. Un ringraziamento particolare a Rosa Anna Valletta, che sta seguendo Lorenzo in qualità di tutor, e al nostro giovane recensore, per il costante impegno e interesse che manifesta per le nostre iniziative.
LORENZO TUNDO
"La sposa bambina": dal film di Khadija Al Solama alla conferenza di Claudia Lisi
Gli incontri di venerdì 2 marzo e lunedì 5 marzo sono stati il primo step del programma di marzo, dedicato alla condizione femminile. Nel primo incontro si è appresa la storia di Nojon, mediante la visione del film “La sposa bambina”. Nel secondo incontro, il dibattito aperto da un intervento documentato e ricco di dati e informazioni della dott.ssa Claudia Lisi, attiva nel volontariato, ha affrontato il tema dei matrimoni precoci, una violazione dei diritti umani molto diffusa. Il film (tratto dal libro autobiografico di Nojoud Ali) racconta la storia di Nojoom (che in yemenita significa stelle), ribattezzata dal padre Nojoud (nascosta), una bambina costretta dal padre a sposarsi all’età di dieci anni con un uomo di trenta anni più grande, in conformità alle leggi dello Yemen. Nojoom, uno spirito ribelle e libero, dopo essere stata violentata dal marito riesce a fuggire dal villaggio e giungere a Sana’ per chiedere il divorzio. La regista del film, Khadija Al Solama, ha subito la stessa sorte, essendo stata costretta a sposarsi molto giovane, però è riuscita a raccontare questa storia, che è la testimonianza di usi e costumi retrogradi. Il dramma delle spose bambine fa riflettere su un’atroce condizione causata dalla povertà, dalle tradizioni sociali e culturali. Una sposa bambina ha un’infanzia negata, non ha un futuro ed è soggetta a contrarre malattie. Oggi nel mondo circa 700 milioni di ragazze sono sposate in età minorile; 20 mila ragazze sotto i diciotto anni nei paesi del terzo mondo diventano madri ogni giorno; 70 mila adolescenti muoiono da parto. In India si concentrano un terzo delle spose bambine di tutto il mondo per motivi culturali e per la povertà. Questa realtà riguarda anche paesi più sviluppati dove gruppi etnici residenti e legati alla propria cultura reprimono l’emancipazione. Molte donne lottano per promuovere i diritti delle bambine e ragazze e per favorire lo sviluppo del loro potenziale umano. Un esempio è la testimonianza di Sabita, una mamma bambina del Bangladesh, che ha riconosciuto l’importanza di saper leggere e scrivere per trovare un lavoro e condurre una vita dignitosa. I matrimoni precoci trasgrediscono i principi della convenzione dell’ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Essa sancisce il diritto, al minore di diciotto anni, ad essere protetto dalla violenza e dallo sfruttamento. L’intervento dell’organo supremo si pone l’obiettivo di collaborare con i governi dei paesi coinvolti al fine di migliorare le leggi e i servizi sociali. La proiezione del film ed il dibattito sono stati essenziali per comprendere la gravosa realtà che limita i basilari diritti di pari opportunità.
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Scritto da Beatrice Stasi
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Martedì 27 Febbraio 2018 17:57 |
UNIVERSITA' POPOLARE ALDO VALLONE GALATINA
Programma delle attività del mese di marzo 2018
Venerdì 2 marzo, Sala Contaldo ore 18,00 – cineforum La sposa bambina a cura di Roberta Lisi
Lunedì 5 marzo, Sala Contaldo ore 18,00 – Conferenza dibattito Voglio il divorzio: l’infanzia negata delle spose bambine a cura di Claudia Lisi.
Venerdì 9 marzo, Sala Contaldo ore 18,00 – Elisa Albano presenta il libro Autodifesa Comunitaria
Lunedì 12 marzo, Sala Contaldo ore 18,00 - prof.ssa Sondra Dall’Oco (Università del Salento), Le corrispondenti di Antonio Galateo
Giovedì 15 marzo, Sala Contaldo ore 18,00 – prof.ssa Maria Rosaria Manieri, Il cammino delle donne nell'Italia Repubblicana: 1948-2018
Lunedì 19 marzo, Sala Contaldo ore 18,00 – Marcello Aprile e Simone Giorgino, Incontro poetico
Venerdì 23 marzo, Sala Contaldo ore 18,00 – prof. Alberta Giani (Università del Salento), La costruzione dell’identità
Lunedì 26 marzo, Sala Contaldo ore 18,00 – prof.ssa Patrizia Guida (Università del Salento) Scrittrici pugliesi |
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