Programma maggio 2022
Università Popolare “Aldo Vallone” Anno accademico 2021-2022 Programma di Maggio 2022 Mercoledì 4 maggio, ore 18:30, Sala Convegni dell’ex Monastero delle Clarisse: dott. Massimo Graziuso,... Leggi tutto...
Convocazione Assemblea dei Soci 22 aprile 2022
Convocazione Assemblea dei Soci   L’Assemblea dei Soci è convocata nella Sala Convegni dell’ex Monastero delle Clarisse venerdì 22 aprile alle ore 16,00 in prima convocazione e 17,00 in... Leggi tutto...
Programma Aprile 2022
Università Popolare “Aldo Vallone” Anno accademico 2021-2022 Programma di Aprile 2022 ●       Venerdì 1 aprile, ore 17:00, Officine di Placetelling - L’Università del Salento... Leggi tutto...
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Inaugurazione Anno accademico 2021-2022
Venerdì 22 ottobre alle ore 18:00, nell’ex Convento delle Clarisse in piazza Galluccio, avrà luogo l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Popolare “Aldo Vallone”:... Leggi tutto...
A rivederci. In presenza, Forse anche a distanza. Ma sempre attivi. E comunque uniti.
Il nostro Anno Accademico è finito, come sempre, con l'arrivo dell'estate, anche se il contemporaneo "sbiancamento" della nostra Regione e la possibilità, finalmente, di organizzare incontri in... Leggi tutto...
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Beatitudine dello scorrere PDF Stampa E-mail
Recensioni
Venerdì 05 Ottobre 2012 18:13

Viene da lontano la musica. Si confonde con il tempo: le ansie, i palpiti, il battere del cuore fanno la partitura, giocano le note, scrivono probabili melodie nel "ma" che inciampa...

Muove, continuamente muove la musica. Le parole fanno appiglio. Scavo lento alla pietra. La segnano ricordadogli quanto è lontana la prima volta... Daniela Liviello è di questa materia, parte di questo scavo. Le parole che usa dettano un modo, il modo, di stare al mondo facendosi acqua. Somigliandole noi, che siamo condannati allo stare. Al fermo di un corpo che il fluire lo impara sfidando il Tempo, con i travagli delle Età.

C'è tutto il Salento tenuto, in trentasette pagine nelle sue "Litanie d'acqua", raccolta di versi edita da Lieto Colle. Non il Salento del continuo onomastico della propaganda. No, non quello che vogliono farci credere esistere, il suo è quello custodito nell'istantanea del desiderio che, nell'Antico, conferma la sua natura sfuggente... come il carattere volubile che conosciamo, quello nostro, mai fermo... la sua unicità tessuta di segreti, la geografia più che la storia: i colori, i paesaggi, le cose delle pietre e quelle tenute sotto le pietre. Cose di magia: "Aprirà il petto" – questa poesia – per farci "navigare in fondo" ... "dove si appronta la fessura"... da dove muovere "ogni giorno qualche passo". Quel "qualche" è la chiave, mentre ci vogliono far correre, e quanto, ci vogliono far correre... che l'affanno fa freno... Miracolo di freno!

Ci porta nei luoghi della nascita Daniela Liviello, lì, dove si spera la notte. Chè nel giorno, si sta stretti come nell'evidenza del nome. "L'ordine antico" detta "lo stato delle cose" e quella prigione siamo costretti a sperare per ripararci dall'illusione del presente.

Lei (con noi) è dell'inquietudine: quella dei poeti sempre accompagna, "alla pari, serva del giorno"... "Per questo" - scrive Daniela Liviello – "cerco sostanza, materia sottile che passi attraverso la porta stretta dei giorni. Cerco il metallo oscuro della notte da tramutare in oro". Beatitudine del cercare, dello stare a guardare... e dello scrivere... Della poesia che è filtro della vita.


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