Sallentina
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Martedì 09 Luglio 2013 11:09 |
[Le immagini nel Pdf allegato sono di Angela Serafino]
Possiamo, e dovremmo, essere doppiamente grati al Presidente Prodi, per averci ricordato che il Salento è uno dei più interessanti spicchi del pianeta, grazie alla stratificazione di millenni di civiltà, a portata non di click, ma di pedale di bicicletta – e per averci autorevolmente ricordato che la “risorsa” turismo richiede competenza, cultura, ed innovazione: lu sule lu mare lu ientu – e le chiacchiere – non bastano (Pdf pag 1). Troppo spesso, infatti, gli sferzanti innovatori diventano d’improvviso cantori dell’antico “fai-da-te” – familistico e famigerato – non appena odono il solo sussurro della voce che nomina i “costi della qualificazione dei servizi e dell’offerta culturale”; nonché nostalgici dei salari del bracciantato latifondista quando si tratta di retribuire le professionalità “che fanno la differenza”. Come mostra, invece, la pagina odierna (9/luglio/2013) de il Messaggero (Pdf pag 2), quando la qualità viene coltivata sul medio termine, e non mirando solo a fare cassa a breve, e ciò accade più spesso di quanto non s’immagini, o non si voglia vedere, da parte di singoli imprenditori e ricercatori, ci porta a riconoscimenti almeno nazionali, senza eccessivi sforzi.
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