Programma maggio 2022
Università Popolare “Aldo Vallone” Anno accademico 2021-2022 Programma di Maggio 2022 Mercoledì 4 maggio, ore 18:30, Sala Convegni dell’ex Monastero delle Clarisse: dott. Massimo Graziuso,... Leggi tutto...
Convocazione Assemblea dei Soci 22 aprile 2022
Convocazione Assemblea dei Soci   L’Assemblea dei Soci è convocata nella Sala Convegni dell’ex Monastero delle Clarisse venerdì 22 aprile alle ore 16,00 in prima convocazione e 17,00 in... Leggi tutto...
Programma Aprile 2022
Università Popolare “Aldo Vallone” Anno accademico 2021-2022 Programma di Aprile 2022 ●       Venerdì 1 aprile, ore 17:00, Officine di Placetelling - L’Università del Salento... Leggi tutto...
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Inaugurazione Anno accademico 2021-2022
Venerdì 22 ottobre alle ore 18:00, nell’ex Convento delle Clarisse in piazza Galluccio, avrà luogo l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Popolare “Aldo Vallone”:... Leggi tutto...
A rivederci. In presenza, Forse anche a distanza. Ma sempre attivi. E comunque uniti.
Il nostro Anno Accademico è finito, come sempre, con l'arrivo dell'estate, anche se il contemporaneo "sbiancamento" della nostra Regione e la possibilità, finalmente, di organizzare incontri in... Leggi tutto...
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Quando si illuminano gli abeti PDF Stampa E-mail
Video vari (2010/14)
Lunedì 30 Dicembre 2013 17:04

Il cartone animato sovietico del 1950, basato sull’omonima opera letteraria di V. Suteev.


Traduzione di Tatiana Bogdanova Rossetti


Buona visione e tanti Auguri di Buon 2014 a tutti!


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A casa due bambini, sorellina e fratellino, stanno facendo le prove per la rappresentazione dell'imminente Capodanno.

Il bambino canta: “Si dice che alla Vigilia del Capodanno, qualsiasi cosa hai desiderato sempre succederà...”...

La bimba: “... L’hai dimenticata di nuovo?”...

Il bambino finisce la canzoncina: “... e tutto sarà avverato!”...

La bimba: “Ecco vedi!.. E tu invece dicevi: «La dimenticherò, dimenticherò!»... Mi prometti che non avrai paura?...”

Il bambino: “Te lo prometto, Ljussja*. Solo a volte mi vergogno... “...

Ljussja: “Me la dài la tua parola?”...

Vanja: “Sì, te la do! Lo prometto!”...

Ljussja sgancia la cornetta del telefono a muro, che si chiama, come dice la scritta sopra l’apparecchio tondo, “Spicchi di limone”.

Liussja: “Drin!.. Potrebbe essere così gentile... da chiamare al telefono il Nonnino Gelo?! Ah!... Salve!... Qui con Lei stanno parlando Ljussja e Vanja* Ivanov... Vede, noi abbiamo preparato un numero per la recita... Ci iscriva nel programma...”...

Vanja: “Tu lo stai facendo per finta, parli al telefono-giocattolo... Ma se è per davvero, allora  esibisciti da sola!“...

Ljussja: “Ma se hai dato la tua parola!... La prego, prenda nota ... Vanja ha dato la sua parola!...  E per i nostri regali... Sono questi: per me un leprotto bianco... e faccia che sia insieme ad una stecca di cioccolato... Invece a Vanja... Tu cosa vorresti?...”...

Vanja: “Un orso... di peluche...”...

Ljussja: “... e a Vanja un orsacchiotto di peluche “...

 

Il Nonno Gelo: “Sneguročka, trovami un leprotto e un orsacchiotto di peluche...”

Sneguročka: “Eccoli, Nonnino!”...

Il Nonno Gelo: “E adesso, nipote mia, è ora che io parta... I ragazzini mi stanno aspettando... Adesso raccolgo il resto dei giocattoli... E via... Parto... Gli aerei... Le bambole... I Pupazzi... Ecco, adesso c’è tutto!..”...

Sneguročka: “Nonnino, è arrivato il pupazzo di neve!”...

Il pupazzo di neve: “Capo, la macchina è pronta!... Biscotti, mandarini, caramelle... Li ho già caricati!.. Lì, fuori, c’è un tempo bellissimo!... Tormenta, burrasca, tempesta di neve!...”...

Il Nonno Gelo: “Bravo! Allora vieni, siediti, scaldati un pochino! Sneguročka, mettigli in tavola la cena...”...

Il pupazzo di neve: “No, non fa niente!.. Noi siamo abituati al gelo!... E ho già cenato... Ho mangiato un chilo di gelato “Creme Brulee” coi wafers... Oh-oh-oh-oh!...”...

Il Nonno Gelo: “Eh-eh-eh!.. Eh-eh-eh!...”...

 

Fuori casa: “Ci siamo... Tu, cara nipote mia, resta a casa per custodirla... A sera darai un Cenone di Festa per gli abitanti del bosco, come sempre!... Soltanto stai attenta a non far entrare il lupo... Il lupo è cattivo... Avviamoci...”...

Sneguročka: “Arrivederci, nonnino!...”...

Il Nonno Gelo, ormai da lontano: “Arrivederci, nipotina mia!...”...

 

Il pupazzo di neve alla guida dell’automobile canta: “Andiamo, andiamo, andiamo a trovare i bambini, portando per loro un sacco di regali, perché è molto ben disposto, il Nonno Gelo, verso tutti i ragazzini... Andiamo, andiamo, andiamo a tutta birra... Stai attenta popolazione del bosco a non metterti sotto le ruote... Andiamo a fare gli auguri ai bambini per il Nuovo Anno... Perché sta già arrivando il Nuovo Anno!”...

 

L’orsacchiotto: “Siam arrivati... “...

Il leprotto: “Cosa?..”..

L’orsacchiotto: “Niente... Esci da lì, ti dico... Siamo arrivati!... Dài, andiamo, fratello mio, a cercare la strada per la casa...”...

Il leprotto: “Orsacchiotto (Miška), io non posso...”...

L’orsacchiotto: “Cosa non puoi?”...

Il leprotto: “Non posso camminare... Perché io sono un regalo... E alle mie gambe, non vedi, è stata legata una stecca di cioccolato... ”...

L’orsacchiotto: “Davvero!.. Sai cosa facciamo... Ti spingo e tu andrai avanti come su uno slittino... “...

Il leprotto: “Non sarà possibile andare come su uno slittino... Se il cioccolato fosse stato alla vaniglia... invece questo è con le nocciole... E’ ruvido!...”...

L’orsacchiotto: “Davvero!.. Con le nocciole... Ehi, ehi... Con le nocciole è più buono!...”...

Il lupo: “Chi è più buono?! AH?!”...

Il leprotto: “E lei, chi è?.. Il lupo?..”...

Il lupo: “Certamente!.. Io sono il lupo!..”...

Il leprotto: “Vero?!... Non è un lupo giocatolo?...”...

Il lupo: “Strambo!... Certo che sono un lupo vero!... Ora lo vedrete... “...

Il leprotto: “Un minuto!.. Veda, io non sono un leprotto vero... Sono un giocatolo... Io, ad esempio, sono fatto di ovatta... Invece lui è fatto di segatura...”...

Il leprotto e l’orsacchiotto all’unisono: “Noi non siamo commestibili!..”...

Il lupo: “In che senso... Non commestibili?!”...

Il leprotto: “Ecco provi... Mastichi un po’ il mio orecchio... E’ di stoffa... Io sono tutto fatto così...”...

Il lupo: “... E’ strano!... E’ la prima volta che mi capita una lepre dal sapore così cattivo...”...

L’orsacchiotto: “A lei probabilmente piacciono i dolciumi?... Mangi, per favore, questo... Forse questo le piacerà?..”...

Il leprotto: “E’ di qualità extra con le nocciole!..”...

 

L’orsacchiotto: “E adesso, andiamo... “...

 

La festa in casa di Nonno Gelo e Sneguročka...

Si sente bussare alla porta...

Animaletti spaventati: “E’ arrivato il lupo!...”...

Sneguročka: “Chi è là?...”

Da dietro porta: “Sono io, la Mamma-Lepre... Perdonami, Sneguročka, il ritardo... Guarda chi ti ho portato dal bosco!... Si sono perduti, piccolini... ”...

Sneguročka: “Poveretti, ma siete diventati irriconoscibili... A chi vi somigliate ora?”...

Il leprotto: “Vede, io prima somigliavo tanto a un leprotto... E ora non so neppure io chi sono e a chi somiglio! Invece lui era un orsacchiotto di peluche..”...

L’orsacchiotto: “Davvero!.. Ero di peluche...”...

Sneguročka: “Non è niente!.. Adesso vi sistemiamo per bene, sarete più belli di come quando siete usciti dal negozio...”...

Il leprotto: “Aha-aha-aha-aha!”...

L’orsacchiotto: “Che hai?..”...

Il leprotto: “Il solletico!”...

L’orsacchiotto: “Bisogna sopportarlo... Non sei più piccolino!..”... Ihi-ihi-ihi-ihi! Davvero, si sente il solletico!”...

Sneguročka: “State attenti che il sapone non vi entri negli occhi!”...

Il leprotto: “Non fa niente!... I nostri sono fatti di bottoni!”...

La Mamma-Lepre: “Aspettate! Che cos’è?.. A Ljussja per il ricordo dal Nonno Gelo.”...

Il leprotto: “Ma vede, noi siamo dei regali... Io, ad esempio, sono destinato a questa bambina... Invece lui...”...

L’orsacchiotto: “Davvero! Anch’io sono un regalo... Ecco guardi...”...

La Mamma-Lepre legge: “A Vanja dal Nonno Gelo”...

Il leprotto e l’orsacchiotto all’unisono: “Ci hanno smarriti!..”...

La Mamma-Lepre: “E incredibile... Sono stati smarriti... Ahi, Ahi... Quindi, Ljussja e Vanja rimangono senza regali?”...

Sneguročka: “Ma no, non rimangono senza...”...

L’orsacchiotto: “Davvero, non rimarranno senza”...

 

Ljussja: “Avremo i nostri regali ne sono certissima... E tu il nostro numero, te lo ricordi bene?... “...

Vanja: “Non lo so! A volte me lo ricordo, e a volte no...”...

Ljussja: “... E ora? “...

Vanja: “Ora un po’ me lo ricordo... Ma la recita, probabilmente, non la farò... “...

Ljussja: “Non lo farai?! E chi ha dato la sua parola?! “...

Vanja: “Mi vergogno... Io, capisci, ho paura... Voglio tornare a casa...”....

Ljussja: “Io l’avevo promesso per te al Nonno Gelo! Lui è una persona anziana... Ma quanto sono insicuri, timidi, paurosi questi bambini maschi! Ora mi ricordo, ora non mi ricordo... Oh, chi è? Guarda!“...

Il Nonno Gelo: “Eccoci... Salve! Come vi chiamate?”

Ljussja: “Salve, Nonnino Gelo! Siamo noi, Ljussja e Vanja Ivanov. Abbiamo preparato un numero per la recita sotto l'Abete del Capodanno... Vanja diede la sua parola... Ma ora non ne vuole fare... Ha paura!“...

Il Nonno Gelo: “Se hai dato la tua parola... mantienila! Ecco... Aspetto il vostro numero nella recita!”...

 

I bambini sono entusiasti per l’arrivo di di Nonno Gelo: “Urrà! Il Nonno Gelo è arrivato!”...

 

Il leprotto e l’orsacchiotto appesi sul filo per asciugarsi...

Il leprotto: “Sai, ho le gambe già asciutte... Invece la testa è ancora leggermente umida... Penso che lì c’è un po’ troppa ovatta...”...

L’orsacchiotto: “Davvero!... C’è n'è un po’ troppa! Ovatta”...

 

Sneguročka: “Dài, dài... Presto! Dobbiamo sbrigarci! Se no, facciamo tardi!”...

All’orso: “Bruno, sella presto, mio caro, la slitta...”...

Il leprotto e l’orsacchiotto dentro il manicotto di Sneguročka...

Il leprotto: “Sai, a me hanno legato una nuova stecca di cioccolato. Penso che non sia affatto peggiore”...

L’orsacchiotto: “Davvero... E’ persino migliore!”...

C’è una festa...

 

Sneguročka, preoccupata, che corre sulla slitta per riuscire ad arrivare in tempo...

 

Un branco di lupi...

Il lupo: “Dài, torniamo indietro... Li conosco... Non sono commestibili... con le nocciole... Pfui...”...

 

Il pupazzo di neve annunciatore: “Il prossimo numero del programma... Sono Ljussja e Vanja...”...

Ljussja è da sola, guarda attorno e chiede: “Ma dov’è Vanja?”...

Anche tutti gli altri bambini si domandano: “Dove Vanja? Dov’è Vanja?” e lo cercano...

 

Vanja già quasi vestito di cappotto e colbacco esce dal teatro...

 

Il Nonno Gelo: “Ma che miracolo è questo? Mi ricordo benissimo di aver messo personalmente un leprotto per Ljussja e un orsacchiotto per Vanja... Non immagino dove possano essersi cacciati!”...

Sta sussurrando all’orecchio del Pupazzo di Neve...

Il Pupazzo di Neve: “Ma ciò non è possibile! Mah?...”...

 

Vanja guarda un grande manifesto sul muro del teatro, in cui si annuncia: “Oggi! Festa dell’Abete di Capodanno!”...

Torna indietro verso il portone dell’ingresso...

Vanja: “Se hai dato la tua parola... Mantienila!”...

 

Sneguročka corre sulla slitta trainata da tre renne...

 

Vanja sul palcoscenico, Ljussja è al pianoforte...

Vanja canta: “Si dice che alla Vigilia del Capodanno, qualsiasi cosa hai desiderato sempre succederà e tutto sarà avverato!”...

 

Intanto il Nonno Gelo insieme al Pupazzo di Neve fruga nel sacco coi regali...

Il Nonno Gelo: “Ma dove sono finiti questi regali?!.”...

 

Mentre Vanja continua a cantare: “Anche ai bambini possono avverarsi i desideri, ma per far ciò, si dice,... - inciampa con la memoria mentre canta - ... si dice... si dice... “...

Tutti i bambini in coro: “Si deve mettere lo zelo!”...

Vanja ricanta il finale: “Ma per far ciò, si dice, si deve mettere lo zelo!”...

 

Sneguročka è già dentro la città...

La slitta si ferma al semaforo rosso...

Sneguročka: “E’ possibile che abbiamo fatto tardi?”...

 

I bambini tutti in coro cantano la stessa canzoncina sull’avverarsi dei desideri alla Vigilia del Capodanno...

 

Sneguročka: “Nonnino, qui si sta meglio che in una favola!...”...

Il Pupazzo di Neve, emozionato: “Io mi sciolgo... Semplicemente, mi sciolgo...”...

Il Nonno Gelo: “Ho attraversando grandi città e villaggi sulla mia lunga strada. Per arrivare qui da voi felice e allegro. Per fare che giorno per giorno sempre più ricco e prospero diventasse il nostro popolo... E tanti successi e fortune vi auguro e vi porto l’Anno Nuovo!”

 

Il leprotto: “Buon Anno Nuovo, ragazzi!”...

L’orsacchiotto: “Davvero... Buon Anno Nuovo!”...

 

FINE

 

 

Ndt: Ljussja, è diminutivo del nome Lugmila; Vanja, è diminutivo del nome Ivàn. Ho messo l’accento nel nome Ivàn solamente per dimostrare l’esatta pronuncia russa di questo nome.

 

Ndt: Sneguročka, è una ragazza di neve.


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