Programma maggio 2022
Università Popolare “Aldo Vallone” Anno accademico 2021-2022 Programma di Maggio 2022 Mercoledì 4 maggio, ore 18:30, Sala Convegni dell’ex Monastero delle Clarisse: dott. Massimo Graziuso,... Leggi tutto...
Convocazione Assemblea dei Soci 22 aprile 2022
Convocazione Assemblea dei Soci   L’Assemblea dei Soci è convocata nella Sala Convegni dell’ex Monastero delle Clarisse venerdì 22 aprile alle ore 16,00 in prima convocazione e 17,00 in... Leggi tutto...
Programma Aprile 2022
Università Popolare “Aldo Vallone” Anno accademico 2021-2022 Programma di Aprile 2022 ●       Venerdì 1 aprile, ore 17:00, Officine di Placetelling - L’Università del Salento... Leggi tutto...
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Inaugurazione Anno accademico 2021-2022
Venerdì 22 ottobre alle ore 18:00, nell’ex Convento delle Clarisse in piazza Galluccio, avrà luogo l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Popolare “Aldo Vallone”:... Leggi tutto...
A rivederci. In presenza, Forse anche a distanza. Ma sempre attivi. E comunque uniti.
Il nostro Anno Accademico è finito, come sempre, con l'arrivo dell'estate, anche se il contemporaneo "sbiancamento" della nostra Regione e la possibilità, finalmente, di organizzare incontri in... Leggi tutto...
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Da "Fede" a "Vedetta" : cultura e ideologia nella stampa periodica salentina del ventennio fascista PDF Stampa E-mail
Reprint
Giovedì 09 Giugno 2011 07:55

[ne “L' Idomeneo”: rivista della Sezione di Lecce / Società di storia patria per la Puglia. - Galatina : Panico, 1998, pp. 19-98]

 

Quando nel dicembre 1923 iniziava a vivere “Fede”, rivista quindicinale d’arte e di cultura, un tempo della nostra storia civile e culturale poteva dirsi definitivamente concluso: quello che, a partire dal 1861, aveva visto fasti e nefasti dello Stato liberale postunitario fino alla tragedia della grande guerra e alla crisi che, fra il ’19 e il ’22, aveva prodotto l’avvento del fascismo.

Il 1923 è anno di demarcazione non solo nella storia della cultura nazionale, ma anche di quella salentina. Se, infatti, alle esperienze anarchico-futuriste del primo ventennio succedeva la restaurazione rondesca e, contestualmente, nel 1925, gli Ossi montaliani aprivano un nuovo e duraturo capitolo della poesia italiana sulla scia di vocazioni e forme della prima generazione poetica del nostro secolo, nello spazio culturale di Terra d’Otranto si spegneva il ciclo vitale della “Rivista storica salentina” (1903-1923) ultima propaggine di una tradizione pubblicistica che copiosamente era fiorita sul terreno delle questioni postrisorgimentali, prima fra tutte l’integrazione delle province, con il loro retaggio di civiltà, tradizione, economia, nel tessuto novissimo e più esteso dello Stato nazionale testé costituito.

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